Con l’arrivo della nuova mirrorless Nikon Z9, di cui parlerò in dettaglio in un prossimo articolo, ho deciso di aggiornare anche il mio corredo di lenti. La prima ottica supertele che ho acquistato è stata la splendida Nikon Z 400mm f/2.8 TC VR S. Scoprirete cosa mi ha convinto a sceglierla e cosa, alla fine, mi ha portato a tornare sui miei passi e optare, come già menzionato in altri articoli, per la mia lente preferita per il genere fotografico e i contesti in cui opero.

Il Nikon Z400mm F2,8 TC VR S per la Caccia Fotografica

La Nikon Z 400mm F2.8 TC VR S rappresenta uno degli obiettivi più avanzati e versatili sul mercato. Eccelle in modo indiscusso nello sport, ma si distingue anche nella caccia fotografica, un settore che richiede precisione, qualità d’immagine eccellente e flessibilità. La capacità di adattarsi alle situazioni e di scegliere l’ottica giusta è fondamentale per documentare i soggetti in atteggiamenti naturali, minimizzando il disturbo.

Grazie alle sue avanzate caratteristiche tecniche, questo obiettivo soddisfa anche i fotografi più esigenti, soprattutto per catturare soggetti in movimento rapido come animali selvatici di grandi dimensioni in condizioni crepuscolari. La sua apertura di F2,8 consente di mantenere sotto controllo alti valori ISO, migliorando la qualità complessiva dell’immagine. La resa dello sfocato è eccellente, soprattutto a distanze moderate. Inoltre, l’apertura rapida del diaframma permette di utilizzare tempi di scatto sufficientemente veloci per congelare i movimenti improvvisi.

Caratteristiche Principali

Non mi soffermo sulle note tecniche e sullo schema ottico, per questi dettagli vi invito a consultare il sito ufficiale. Qui vi descrivo quelle che, a mio parere, sono le caratteristiche più interessanti del Nikon Z400mm F2.8 TC VR S. Innanzitutto, il peso straordinariamente sbalorditivo e il bilanciamento a mano libera con corpi macchina come la Z9 sono notevoli. La possibilità di estendere la focale a 560mm grazie al teleconverter interno rappresenta un significativo aumento della portata con un semplice gesto. Sono rimasto pienamente soddisfatto anche dall’eccezionale resa ottica ottenuta con il duplicatore 2x, che posso tranquillamente definire eccellente in termini di nitidezza, assenza di coma e caduta della luce. Inoltre, offre un’ottima capacità di risoluzione in controluce e una gestione efficace degli artefatti cromatici.

Questo consente ai fotografi di avvicinarsi ulteriormente a determinati soggetti senza dover cambiare obiettivo, mantenendo un’elevata qualità dell’immagine. L’apertura massima di f/2,8 permette di ottenere scatti nitidi anche in condizioni di scarsa illuminazione, un aspetto cruciale per la caccia fotografica.

Esperienza sul Campo

Dopo numerosi tentativi sul campo, è diventato chiaro che, nonostante le ottime prestazioni, la focale di 400 mm era troppo corta per me. La utilizzavo quasi sempre a 560 mm, ma anche questa si è rivelata insufficiente in alcune situazioni specifiche.Fotografare soggetti molto distanti o in ambienti ampi, soprattutto con soggetti elusivi come lupi o cervi, comporta che anche piccoli movimenti possano disturbare e compromettere tutto, nonostante le precauzioni adottate. Questo è particolarmente vero per l’avifauna, specialmente i passeriformi: la focale estesa a 560 mm non sempre garantisce di riempire il fotogramma e, ritagliando in post-produzione, la qualità dell’immagine diminuisce, anche con i megapixel dell’ottima Nikon Z9. Mi sono quindi trovato a dover duplicare la focale di 400mm a 800 mm , e in diverse situazioni ad estenderla con il TC interno fino a alla focale di 1120 mm, riducendo drasticamente la luminosità a F8 con tutti i contro sui tempi di otturazione e ISO che aumentavano. Talvolta risultava invece troppa lungo poiché i soggetti decidevano improvvisamente di avvicinarsi.

La Scelta del Nikkor Z600mm F4 TC VR S

Per superare queste limitazioni, la scelta è ricaduta sul nuovo Nikkor Z600mm F4 TC VR S. Questo obiettivo offre una focale ancora maggiore e un’apertura di f/4, che, sebbene leggermente inferiore a quella del 400mm f/2,8, garantisce comunque ottime prestazioni in termini di luminosità e profondità di campo. Inoltre, la qualità ottica e la stabilizzazione dell’immagine (VR) avanzata di questo obiettivo assicurano scatti impeccabili anche nelle situazioni più complesse.

Conclusioni

La Nikon Z400mm F2,8 TC VR S rimane un’opzione eccellente per determinati scenari di caccia fotografica, grazie alla sua versatilità e qualità d’immagine. Tuttavia, per chi necessita di una maggiore lunghezza focale senza compromessi, il passaggio al Nikkor Z600mm F4 TC VR S rappresenta una scelta definitiva che permette di esplorare nuove possibilità fotografiche e di catturare ogni dettaglio con precisione e nitidezza, in un prossimo articolo dopo oramai un esauriente periodo di test sul campo spero di darvi le mie dirette impressioni.

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